Il Tirreno: 9 settembre 1943, il sacrificio delle navi Foscari e Valverde

11 Settembre 2011

Il Tirreno: 9 settembre 1943, il sacrificio delle navi Foscari e Valverde

Livorno (Il Tirreno) – La data dell’8 settembre 1943 con l’armistizio con gli angloamericani è considerata uno dei momenti più oscuri del nostro Paese: una vicenda segnata dalla fuga della famiglia reale e di tutti gli alti comandi, oltre all’ambigua comunicazione del maresciallo Badoglio, che lasciarono i nostri militari allo sbando e alla mercè dei Tedeschi.

L’8 settembre, come già propugnato dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, fu però anche momento di riscatto, che vide gli atti iniziali della Resistenza da cui sarebbe nato il movimento partigiano, mentre non va dimenticato il ruolo dell’esercito italiano cobelligerante e delle centinaia di migliaia di militari internati negli stalag nazisti e che non si piegarono ad entrare nella Repubblica di Salò. E fra i tragici eventi di quei giorni, il 9 settembre, lo stesso giorno dell’affondamento della corazzata Roma, lungo la costa livornese si verificò un episodio finalmente riemerso dalla nebbia del passato grazie alla lunga e approfondita ricerca di Gabriele Milani da cui è scaturito il libro: Guerra a Castiglioncello” (Edizioni Effigi – Primamedia editore), presentato venerdì scorso alla libreria La Gaia Scienza dall’autore, con l’assessore Mario Tredici, il professor  Marco Gemignani, docente dell’Accademia navale, e la professoressa Catia Sonetti, direttrice Istoreco. Nel volume è ricostruita la vicenda del mercantile Valverde e dell’incrociatore ausiliario Piero Foscari partiti da Genova e diretti a Piombino, ma attaccati dai posamine tedeschi Pommern e Brandenburg nelle acque di Castiglioncello: le due navi si batterono con coraggio, ma vennero duramente colpite con morti e feriti a bordo: il Valverde si incagliò nella Baia del Quercetano, mentre il Foscari, immobilizzato e con l’equipaggio prigioniero, fu poi affondato dai Tedeschi.

Roberto Riu